RECENSIONE | I segreti di Brokeback Mountain di Annie Proux


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TitoloI segreti di Brokeback Mountain
Autore: Annie Proux
Pagine52 p.
Anno edizione2005
EditoreDalai Editore
Prezzo di copertina8,50€

Trama: Wyoming, anni '60. Due ragazzi, due cowboy, in cerca di un lavoro stagionale si presentano da un allevatore e vengono ingaggiati per pascolare un gregge di pecore nella località di Brokeback Mountain (un luogo fittizio) durante l'estate. Durante questa esperienza in montagna, l'isolamento e la convivenza forzata portano i due protagonisti a cercare un contatto e a scoprire un'attrazione e un sentimento reciproco, che sfocia in un rapporto sessuale, diventando sempre più forte giorno dopo giorno. Finito il lavoro estivo, però, le loro strade si dividono e i due ragazzi perdono i contatti, finché non capiscono che quello che li unisce è più forte di qualunque distanza...


Partiamo subito col dire che questo libro mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca. Forse complici le aspettative che avevo dopo aver visto il film o forse, più semplicemente,  questo è uno di quei casi in cui il film risulta essere migliore del libro.
Ammettiamolo, non tutti i libri sono dei capolavori, e spesso i registi sono narratori migliori rispetto all'autore che ha scritto quel libro da cui hanno tratto il film. Questo è uno di quei casi. Per chi non sapesse (in quel caso rimediate subito) di cosa sto parlando, il film in questione è I segreti di Brockeback Mountain, di Ang Lee. Regista che è riuscito perfettamente a raccontare la storia d'amore di questi due cowboy.

«Quell'estate», disse Ennis, «quando abbiamo ritirato la paga e ci siamo salutati, mi sono venuti i crampi allo stomaco che ho dovuto fermarmi per cercar di vomitare [...] Mi ci è voluto quasi un anno per capire che non avrei dovuto lasciarti andare via. Ma a quel punto era troppo tardi.»

I due protagonisti hanno un carattere molto diverso: Jack Twist è un ragazzo estroverso e solare, dedito alle gare di rodeo con cui spera di farsi notare, mentre Ennis del Mar è un giovane di pochissime parole, chiuso e semplice, abituato ad accettare la vita dura così com'è. Nei loro (brevi) dialoghi il carattere di entrambi viene trasmesso attraverso il linguaggio: Ennis parla davvero molto poco, e tende a non esprimere tutto ciò che vorrebbe; al contrario Jack parla molto di più, esprime tutto ciò che prova, è infatti lui ad "attaccar bottone" la loro prima notte insieme su Brokeback Mountain.
Dopo quell'estate, i due si devono dividere, ma questo non significa perdersi. Il sentimento che li lega è troppo forte, troppo vigoroso per essere spento con un addio. Si ritroveranno, più volte negli anni. Incontri fugaci, effimeri, troppo brevi, soprattutto per Jack, che rivelerà la sua insoddisfazione e per questo motivo cercherà rifugio altrove... Perché il loro è un amore "proibito", inserito in una realtà dell'America tradizionale, dove i ruoli sessuali sono rigidi e le identità predefinite. Il loro amore sarà causa di conflitti che sconvolgeranno il loro mondo.

«A me non bastano un paio di scopate ad alta quota un paio di volte l'anno. Tu sei troppo importante per me, Ennis, figlio di una puttana troia. Vorrei riuscire a mollarti.»

Il romanzo è molto breve, di meno di cinquanta pagine e, a parer mio, troppo frettoloso. L'autrice racchiude vent'anni di relazione in in poche decine di pagine, questo ovviamente comporta alcuni tagli temporali. Eppure, spesso si perde in dettagli secondo me futili, non rilevanti per la trama e l'intreccio della storia, come l'elenco dei posti dove i due "andavano a pesca".

Quel che Jack ricordava e rimpiangeva con un'intensità che non poteva soffocare né capire era la volta che, in quella lontana estate sulla Brockeback, Ennis gli era andato alle spalle attirandolo a sé, il silenzioso abbraccio che placava una sete condivisa e asessuata. [...] In seguito quell'assonnato abbraccio di era solidificato nella sua memoria come l'unico momento di autentica, incantata felicità nelle loro separate e difficili esistenze. 

Una cosa che ho molto apprezzato, non presente nel film, è il linguaggio scelto dall'autrice che i due protagonisti utilizzano. Esso è scarno, sgrammaticato, essenziale. Rispecchia appieno la personalità dei due, l'ambiente nel quale sono inseriti e dove sono cresciuti. Un ambiente duro, ostile, soprattutto per chi ama fuori dalle sue convenzioni sociali.

Un racconto forte, non edulcorato e estremamente reale. Da leggere, completandolo con la visione del film che ne riempe i vuoti.

   VOTO: 


A presto, Viandanti


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