BOOK TAG | Indiscrete domande letterarie


Ebbene sì, sono caduto vittima anche io dei book tag. In mia discolpa posso però dire che questo è davvero carino e interessante, e poi è un modo per conoscere i miei segreti più oscuri da lettore. Vi ho incuriosito? Nel caso aveste risposto di no siete delle brutte persone, quindi dovrete compensate la vostra bruttness leggendo.

1. Come scegli i libri da leggere? Ti fai influenzare dalle recensioni?

Essendo io una 
very brut person, per quanto riguarda i libri, sono vittima dell'opinione altrui. Le recensioni sono per me una discriminante nella scelta di un libro, nel caso in cui la scelta non è immediata. Se un libro mi ispira molto lo prendo indipendentemente dalle recensioni, altrimenti mi faccio una panoramica generale e decido in seguito.

2. Dove compri i libri? In libreria o online?

La libreria è il luogo di culto per ogni lettore che si rispetti. Entrare in una libreria provoca una sensazione di estasi mistica, che ti accompagna fino a casa quando ti porti un pezzo di essa, e cioè un libro comprato all'interno. Perciò, comprare i libri in libreria è un rito obbligatorio per qualunque lettore. Detto questo, complice la mia 
squattrinaggine, compro più spesso online (Amazon sopratutto).

3. Aspetti di finire la lettura di un libro per acquistarne un altro o ne hai di scorta?

*Ride* È una domanda retorica, vero? Qualunque lettore degno di questo nome ha una scorta di libri da leggere, che si accumula sempre di più. Questo però non preclude l'acquisto di altri libri. È un comportamento innato nel lettore, non può fare a meno di comprare libri anche se a casa ne ha decine e decine che aspettano di essere letti da anni. Comprare un libro è la felicità in un acquisto. Un atto d'amore verso sé stessi.

4. Di solito quando leggi?

Non ho un momento definito. Leggo quando ho il tempo e la voglia di farlo. Però in genere preferisco il pomeriggio/sera e la notte prima di dormire. Ci sono però fattori temporali e meteorologici che influenzano il tipo di lettura, come la stagione e il tempo atmosferico. Nelle giornate di sole non leggerei mai un horror/thriller, ma un romance o un fantasy, per esempio.

5. Ti fai influenzare dal numero di pagine quando compri un libro?


Anche qui dipende dall'ispirazione e la voglia che ho di leggere quel libro. Se la trama e la storia mi intriga parecchio, il numero di pagine passa in secondo piano. Anzi, spesso sono più contento proprio perché so che mi terrà compagnia per qualche giorno. Ricordo che da piccolo, quando compravo un libro con molte pagine [soprattutto quelli di 
Geronimo Stilton N.d.r.], ero felicissimo perché pensavo che mi avrebbe tenuto compagnia per giorni e giorni, ma che poi finivo in uno solo e la tristezza mi sovrastava (ma questa è un'altra storia).
E poi, come scrisse Cornelia Funke in Cuore d'inchiostro, «i libri devono essere pesanti, perché dentro hanno il mondo intero».


6. Genere preferito?

Difficile rispondere a questa. Sarò forse scontato, ma non ho un genere preferito. Adoro i fantasy, ma non ne sono un esperto. Io sono un amante delle storie, qualunque esse siano; che parlino di amore, di mistero, magia, medioevo o omicidi, se riescono a catturare la mia attenzione, poco importa il genere.



7. Hai un autore preferito?

Più di uno. Anche autrici. Uno dei miei autori preferiti è senza dubbio Neil Gaiman, che amo follemente. È un genio, uno scrittore con una fantasia spropositata che riesce a far innamorare chiunque. O quasi.
Un altro autore che ho iniziato ad amare è Walter Moers, anche se ho letto per ora un solo libro.
Per quanto riguarda le autrici, direi Elisabetta Gnone e Amanda Stevens. Opposte nello stile e nei temi, ma ugualmente capaci di tenerti incollato alle pagine. E poi la Gnone ha un posto speciale nel mio cuore.



8. Quando è iniziata la tua passione per la lettura?

Considerando che la mia memoria è obsoleta, non ricordo esattamente quando iniziai a interessarmi alla lettura... Ma se ci penso, credo sia iniziata in terza elementare o giù di lì. Ricordo che uno dei primi libri che lessi (oltre quelli di Geronimo Stilton) fu proprio Quarta Elementare, di Jerry Spinelli, libro che ho amato alla follia, letto e riletto da non ricordare più quante volte l'abbia fatto, e che porto nel cuore da allora.



9. Presti i libri?

Domanda dolente. Nì. Sono molto riluttante nel prestare i miei amati e fragili bambini di carta. In passato ho prestato alcuni libri... sono passati anni e di loro nessuna traccia. Questo è uno dei motivi per cui 
non presto più libri a nessuno. Nemmeno al mio migliore amico. Sono una persona estremamente superficiale sotto questo punto di vista, ho una maniacale ossessione di tenere i libri con me, al sicuro, lontano da mani che non sanno prendersene cura. Dopotutto i libri si prendono cura di noi, perché non dovremmo fare lo stesso con loro? Copertine rovinate, angoli piegati o, eresia delle eresie, sottolineature con l'evidenziatore, sono cose che non riesco proprio a digerire. E sapere che potrebbe succedere qualunque di queste cose e mille altre, quando un mio libro si trova in mani altrui, mi provoca un ansia patologica. Ho risposto alla domanda?

10. Riesci a leggere un libro alla volta o riesci a leggere più libri contemporaneamente?

Questa è una domanda interessante. Diciamo che non ho problemi a leggere più libri contemporaneamente, ma non amo farlo. Ci sono stati periodi in cui leggere era faticoso e lasciavo un libro a metà per cominciarne un altro sperando mi prendesse di più... E lasciavo anche quello. E via così. I libri si sono accumulati e così, dopo mesi li ho ripresi in mano, continuando da dove avevo lasciato senza nessun problema. Nonostante ciò, come ho già detto, non amo sovrapporre le letture, a meno che non sia indispensabile [libri di studio, N.d.r.].



11. I tuoi amici/famigliari leggono?

Nella mia famiglia i libri sono esseri mitologici, estinti da millenni uccisi da un qualche brontosauro bulimico.
I miei amici leggono più o meno quanto me, la passione per la lettura è una delle cose che ci ha avvicinati.



12. Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?

Risposta scontata: dipende. Dipende da molti fattori, naturalmente, dagli impegni della vita, la voglia, il tempo, gli allineamenti planetari favorevoli, ecc... Ma di solito un romanzo "classico" da poco più di trecento pagine, due/tre giorni. A volte anche in un giorno solo, se mi prende davvero tanto.



13. Quando vedi una persona che legge, ad esempio sui mezzi pubblici, ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?

Credo che questa sia un'altra di quelle piccole ossessioni di noi lettori. Siamo eternamente curiosi, sopratutto se si tratta di libri. Diciamocelo, vedere qualcuno che legge sui mezzi pubblici non è così comune (ma nemmeno così raro) e ciò comporta una certa attrazione da parte di un lettore che ne incontra un altro.



14. Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne soltanto uno, quale sarebbe?

Se tutti i libri del mondo venissero  distrutti, io mi distruggerei insieme a loro. Non potrei vivere senza libri. Non ce n'è uno che salverei in particolare, tenterei invece di salvarne il più possibile, come in Fahrenheit 451, di Ray Bradbury.



15. Perché ti piace leggere?

Questa sì che è una bella domanda. Perché mi piace leggere... beh, credo che la risposta sia un po' scontata. Leggere è sempre stato per me un mezzo per evadere dal mondo che mi circondava. Sono sempre stata una persona timida e introversa, e i libri mi facevano conoscere quel mondo quei mondi che altrimenti non avrei potuto conoscere. Leggere mi faceva conoscere persone, esplorare luoghi e vivere delle vite emozionanti insieme a personaggi che amavo e che consideravo amici.
Mi piace leggere perché i libri mi hanno salvato. Mi hanno consolato nei momenti bui e fatto conoscere emozioni quando non volevo provarne. Mi hanno tenuto compagnia quando non c'era nessun altro a farlo, sono stati fidati consiglieri quando non sapevo cosa fare e indirizzato dove andare quando mi sentivo perso.
Come disse Pennac, "Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa. Persino da te stesso."



16. Leggi i libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) oppure leggi solo libri tuoi?

Quand'ero piccolo ero solito recarmi in biblioteca quasi tutti i giorni. Sapere che ci fossero così tanti libri che potevo leggere gratis era stata una scoperta sensazionale per me. Col tempo però iniziai ad essere più soggetto al possesso di libri, alla collezione di quei tesori, e ci andai sempre più raramente finché smisi del tutto. Detto questo, se ho la possibilità di leggere un libro da cui poi dovrò separarmi, non lo rifiuto di certo. Se dopo averlo letto dovesse piacermi molto, lo comprerei in futuro per poi aggiungerlo alla libreria.



17. Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?

Diciamo pure i libri che non sono riuscito a finire, essendo più di uno. Il primo che mi viene in mente è Delitto e Castigo, di Dostoevskij, ma ce ne sono molti altri, tra cui Dracula, di Bram Stoker, Giro di vite, di Henry James... Insomma, credo si sia appurato che io ho un certo astio verso i classici, e non me ne vergogno. Come disse Calvino, i classici vanno letti per diletto, non per imposizione.
Senza andare troppo lontano nel tempo, un libro che proprio non sono riuscito a finire è stato Will ti presento Will, di John Green e David Levithan, che ho trovato estremamente noioso e piatto. Ma ce ne sono altri che non ricordo al momento.
Diciamo che non sono quel tipo di lettore che deve per forza finire un libro anche se non gli sta piacendo. La lettura deve essere un piacere, non un'imposizione. Perché dovremmo sprecare tempo a leggere qualcosa che non ci piace, quando potremmo usare quel tempo per leggere quei migliaia di libri che vorremmo davvero leggere?


18. Hai mai comprato un libro solo perché ti piaceva la copertina? E cosa ti attrae della copertina di un libro?

Nonostante la mia superficialità per quanto riguarda i libri, non ricordo di aver mai comprato un libro solo per la copertina. Sicuramente, però, spesso questa ha influito notevolmente nella scelta di comprare un libro. La copertina è di solito il primo impatto che si ha con un libro, deve colpirti e attirare la tua attenzione, poi magari la trama del libro non ti ispira per nulla, ma almeno sei sicuro di aver ristretto il campo di scelta.
Nelle copertine a me attrae soprattutto la scelta dei colori e delle illustrazioni, poi dalla consistenza che esse possono avere. Adoro le copertine rigide.


19. C’è una casa editrice che ami particolarmente? Perché?

Al primo posto c'è sicuramente la Salani, che amo per le sue meravigliose edizioni, ma ce n'è una che amo particolarmente, la Piemme, per aver dato alla luce la serie di libri di Geronimo Stilton, che mi ha accompagnato durante tutta la mia infanzia e preadolescenza (non che ora non li legga).



20. Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni chiusi in casa?

Se intendiamo il libro cartaceo, naturalmente no. Credo abbiate già appurato la mia riluttanza nell'usura dei libri, figuriamoci quindi se oserei mai portarli in borsa in balia delle intemperie esterne. Fuori di casa solo il fidato e-reader.



21. Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?

È una trilogia, in realtà. La trilogia di Fairy Oak, di Elisabetta Gnone. Questa saga mi ha accompagnato durante i miei anni delle medie, e che ho amato alla follia. Purtroppo questi libri furono andati perduti per uno sgradevole episodio meteorologico. Così, due anni fa, un'anima pura e gentile mi ha regalato per Natale l'intera trilogia. Ero commosso.



22. Come scegli un libro da regalare?

Beh, dipende. Se devo fare un regalo ad una persona che conosco e che legge, i criteri di scelta sono sicuramente i suoi gusti in fatto di libri. Al contrario, se la persona in questione non è una lettrice forte, beh... penso alla sua personalità, a cosa la contraddistingue e a cosa potrebbe farle piacere leggere in un libro, altrimenti la scelta ricade su un libro che ha un messaggio che vorrei trasmettesse anche all'altra persona.



23. La tua libreria è ordinata secondo un criterio o li tieni in ordine sparso?

Naturalmente ha un ordine ben preciso, e cioè quello di formato e altezza dei volumi. Non sono solito dividere per case editrici o autori, ma quando avrò abbastanza libri da poterlo fare, mi piacerebbe dividerli per colore.



24. Quando leggi un libro che ha delle note le leggi o le salti?

Dipende molto dal libro in questione. Se è uno saggio, ad esempio, ovviamente le leggo, perché sono utili alla comprensione del libro stesso.



25. Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libro o le salti?

Non sono un amante delle prefazioni e postfazioni, soprattutto se sono troppo lunghe, ma, anche qui, non c'è una regola generale. Tutto dipende sempre dal libro che sto leggendo, quanto mi interessa sapere dell'autore, di come è nato il libro o in generale le informazioni che reputo importanti per la lettura del libro.



Siamo davvero arrivati alla fine di questo infinito tag. È stata un'impresa.
Se siete arrivati sani e salvi (e senza istinti omicidi verso di me) e state leggendo questo, rimangio quello che ho detto all'inizio. Non siete poi così brut people. Forse.

Al prossimo book tag, Viandanti.

Midori

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