Buongiorno Viandanti! No, quello che state leggendo non è un miraggio né una psicosi collettiva, sono davvero io. Negli ultimi mesi sono stato poco presente nella blogosfera, ma come vi ho già accennato l'università mi tiene parecchio impegnato e nell'ultimo periodo la voglia di leggere è un po' scemata, dovuta forse anche alla mia cara amica di vecchia data che ogni tanto viene a trovarmi... Comunque, cenci alle bande, dicembre è ormai agli sgoccioli e con lui questo strano 2018.
Non avevo in programma di fare un recap totale dell'anno, ma negli ultimi giorni ho letto parecchi post a questo riguardo e ho pensato di farne uno anche io, così da riuscire magari a mettere insieme i pezzi di questo complesso puzzle che è stato quest'anno e riuscire a capirne qualcosa.
Quest'anno non è partito benissimo, si è però rifatto andando avanti, fino ad arrivare ad una conclusione inaspettata e molto gradita. È stato un anno ricco di cambiamenti, più o meno positivi, ma che comunque mi hanno fatto crescere e avere nuove consapevolezze.
Ho aperto la Locanda, un nuovo blog che mi sta dando molto più di quanto credessi, dopo un periodo troppo lungo di silenzio. Mi ha fatto capire alcune cose di me stesso, di me lettore e me blogger. Mi ha anche messo alla prova, testandomi e facendomi capire pregi e difetti, qualità e limiti. Sono diventato più consapevole di ciò che voglio e di ciò che posso fare. Ci sono tante cose che non apprezzo di questo mondo, ma altrettante che invece mi fanno ancora sperare. È grazie alla Locanda se ho conosciuto (di persona e non) meravigliose persone che forse non avrei mai avuto la fortuna di conoscere.
Anche per quanto riguarda le letture è stato un anno ricco di sorprese. Dopo un blocco del lettore durato tanto, troppo tempo, ho ritrovato la passione per leggere, arrivando a riconquistare il ritmo che ho sempre avuto e riuscendo a leggere più libri - secondo goodreads sessantatré - di quanto mi aspettassi.
Il blog è stata solo una piccola, seppur bellissima, parte di quest'anno. Sebbene sia stato un anno in parecchi momenti difficile, dove tutti gli sforzi sembravano vani, guardando indietro non posso che ringraziare per tutto quello che è successo. È anche grazie a tutte le intemperie successe se sono qui oggi. Non mi sono arreso e sono andato avanti, anche grazie al prezioso aiuto di bellissime persone che fanno parte della mia vita e che non ringrazierò mai abbastanza.
Ultima ma non per importanza è stata l'entrata in università, uno dei più importanti, spaventosi e bellissimi cambiamenti della mia vita.
Insomma, è stato un anno particolare, inaspettato e per certi versi bellissimo. Non mi resta che sperare per quello a venire.
Con i miei più sentiti auguri,