RECENSIONE | Le due metà della luna di Marco Rocchi e Francesca Carità


Titolo: Le due metà della luna | Autore:  Marco Rocchi e Francesca Carità | Pagine: 124 p. ill. | Anno edizione: 2017 | Editore: Tunué | Formato: Brossura | Prezzo di copertina: 14,90 €


Buongiorno Viandanti e buon venerdì! Finalmente il weekend e arrivato, e questa settimana stranamente l'ho atteso più del solito.
Piuttosto, oggi vi parlo di una graphic novel davvero molto carina che mi è piaciuta un sacco!






Trama: Alba, giovane topolina aspirante sarta, si trasferisce dalla campagna alla città di Croma per inseguire il suo sogno di diventare stilista. Da poco arrivata in un ambiente nuovo, tuttavia, deve fare i conti con un’incredibile scoperta: la luna è sparita dal cielo, lasciando solo un velo con le proprie sembianze e portandosi via tutta l’ispirazione. Croma si è trasformata così in uno spazio anonimo e grigio, privo di felicità. Questo scatenerà una serie di reazioni, tutte molto diverse tra loro: una vecchia talpa, creduta pazza, si mette alla ricerca della Luna scomparsa; una gazza invidiosa comanda un esercito di gabbiani, e approfitta della tristezza delle persone per accumulare soldi eliminando l’arte; un corvo abbandona la sua vita di artista per espiare un’indicibile colpa. Riuscirà Alba a far tornare la luna, quindi l’ispirazione, l’arte e la felicità a Croma?


Una solitudine pura e una pace profonda. Le cose migliori che la luna possa offrire agli uomini. 
La luna ha sempre esercitato un fascino particolare nell'essere umano. Di essa hanno parlato artisti e poeti, folli e visionari, bambini e vecchi, donne e uomini. Ci sono poesie, canzoni, festività e aforismi a lei dedicati. La luna è una compagna silenziosa con la quale ritrovarsi ogni sera. Ma se dovesse sparire, e venisse sostituita con un astro molto simile, ce ne accorgeremmo? Cosa succederebbe se sparisse e smettesse di esercitare su di noi la sua influenza?

Nella città di Croma, dove la storia di questo graphic novel è ambientata, è successo questo: la luna è sparita. Nessuno sembra però accorgersene, perché sostituita da un telo che ne riflette le sembianze, il quale però non esercita lo stesso effetto sul mondo e sugli uomini. La città diventa infatti triste, grigia, dove tutti sono più burberi e piangono spesso senza nemmeno sapere perché. La sparizione della luna ha comportato inoltre la perdita di ispirazione da parte degli artisti, tanto che l'arte è scomparsa insieme alla luna. 

Con lei sono sparite anche l'ispirazione e la gioia. Le persone hanno smesso di guardare il cielo e hanno dimenticato, piangono tutto il giorno e si asciugano le lacrime senza sapere nemmeno perché siano tristi.

La protagonista di questa storia è una dolce topolina di nome Alba, abile sarta che, inseme ad un compagno incontrato per caso, dovrà ritrovare le due metà della luna e ricomporle per rimetterla in cielo. Detta così sembrerebbe una storia banale, già vista. Eppure, nella sua non-originalità, L'altra metà della luna è una storia diversa, che nasconde molto più di quanto ad un primo sguardo si riesce a vedere. 

Lo stile di disegno mi ha ricordato moltissimo i vecchi film di animazione francesi e giapponesi, tanto che leggendo questa storia mi è sembrato di camminare fra le strade di Parigi. Gli usi dei colori hanno la capacità di infondere diversi stati d'animo quali la tensione - tendenzialmente con tonalità bluastre - e la spensieratezza della quotidianità - trattate soprattutto con tonalità del grigio e del beige.

I personaggi sono tutti animali antropomorfi, ma la particolarità sta qui nel fatto che sono i dettagli a costruirne l'aspetto: bastano infatti un paio di lenti spesse per avere una talpa, un cappotto con dei piumaggi neri per avere un corvo o una codina e due piccole orecchie per essere un topolino come la nostra protagonista.

Le due metà della luna è una storia sull'importanza dell'arte nelle nostre vite, un'esistenza fondamentale senza la quale saremmo solo persone grigie e scontente della vita. Una storia per tutti quelli che non hanno mai smesso di sognare e di volare con la fantasia.

 VOTO:

A presto, Viandanti

0 Commenti