RECENSIONE | L'eredità di mezzanotte di Irena Brignull


Titolo: L'eredità di mezzanotte | Autore: Irena Bignull Pagine: 432 p. | Anno edizione: 2018 Editore: DeAgostini Formato: Brossura/Rilegato/Ebook Prezzo di copertina: 14,90 € (rilegato)


Buon pomeriggio, Viandanti! Piccola premessa, considerando la miriade di benvenuto all'autunno che ho dovuto vedere: l'autunno quest'anno comincia il 23 settembre. Nel 2018 mi sembra assurdo dover ancora specificare che le stagioni non hanno date fisse. Lo so, sono polemico, ma è una cosa che mi irrita.
Detto questo, passiamo a cose ben più importanti e soprattutto spero ben più gradite, cioè una nuova e freschissima recensione. Dopo il fallimentare inizio di questa saga, ringraziando il cielo con questo secondo volume un po' si riprende, ma ciò non significa che sia esule da difetti...

Colgo l'occasione per ringraziare di nuovo la casa editrice per avermi fatto avere una copia del romanzo.



     



Trama: Sono passati mesi da quando Poppy ha abbandonato il suo clan. Ora che Raven - la perfida zia colpevole di averle rovinato la vita - è morta, la giovane regina delle streghe non sa più chi è, né che cosa vuole. Dimenticata da quella che credeva la sua famiglia, respinta dalle persone amate, ignara del suo futuro, non ha trovato altra soluzione che fuggire via e far perdere le sue tracce. È infatti in un paese sperduto che Poppy tenta di guarire la sua anima dalle ferite profonde che ancora fanno male. Ma non passa giorno senza che il passato non riaffiori prepotentemente: il ricordo dell'amica Ember, il sorriso di Leo, e soprattutto la congrega delle streghe, che la rivendica come regina e non perdona il rifiuto. Difficile scegliere tra l'amore, l'amicizia e il maledetto senso del dovere che incombe su di lei. Ma quando la ragazza pensa che tutto sia perduto, si trova costretta a riprendere in mano la sua vita e combattere. Deve farlo. Per salvare il suo clan e anche se stessa. Tra incontri magici, incantesimi mortali e antiche streghe, tra segreti nascosti e nemici ritrovati, la battaglia per il trono non è ancora finita e reclama il suo sangue.

Questa è una storia di amicizia. Di sorellanza. Di appartenenza. Una storia senza dubbio con qualche cliché di troppo, che ormai sembra far da padrone a tutta la letteratura contemporanea - soprattutto per quanto riguarda la fetta della letteratura young adult - ma che nonostante questo non è malvagia e, personalmente, non mi è dispiaciuta affatto. 

Questo è il secondo (e ultimo?) volume della saga fantasy che ha come protagoniste due ragazze nate lo stesso giorno, a mezzanotte precisa, scambiate alla nascita. Una strega. Una umana. Legate da un destino che si intreccerà continuamente nelle loro vite. 

Sarà dura non fare spoiler, considerando che questo libro continua esattamente dove abbiamo lasciato il primo, ma cercherò di essere il meno spoileroso possibile.
Nonostante siano passati pochi mesi dalla fine del primo libro, la nostra protagonista, Poppy, l'ho trovata più matura rispetto al precedente capitolo; più sicura di sé, più sicura di ciò che vuole essere e soprattutto chi vuole essere. Se nel primo libro non mi aveva colpito più di tanto, in questo secondo volume l'ho adorata. Qualche storcimento di naso c'è stato, ma nulla di grave. Ho trovato la sua crescita coerente con il suo personaggio, maturata e temprata dalle asperità che ha dovuto sopportare e soprattutto dal dolore che le è stato inflitto. Una crescita che però, come spesso accade in molti romanzi di questo genere, non risulta avventata o inverosimile


Al contrario, ho trovato con Ember una regressione all'infanzia disarmante, iper stereotipata e banale. Insomma, la bionda stupida e irritante che tutti conosciamo bene, lei la incarna alla perfezione. Questa cosa mi è dispiaciuta un sacco, speravo che questo personaggio avrebbe dato di più alla storia, invece è quasi marginale, senza spessore e di un'irritazione degna di quella provocata da una dermatite. Lo stesso vale per l'unico personaggio maschio, Leo, che, sebbene in questo libro abbia finalmente un suo posto e un suo ruolo, lo ho odiato. Come già detto precedentemente nella recensione del primo volume, è un personaggio che sarebbe potuto benissimo non esistere, in quanto non dà nessun risvolto interessante alla trama, se non l'instalove che ormai ha rotto le balls negli young adult, come se non inserire una "storia d'amore" frivola, banale e del tutto inverosimile fosse un errore. Beh, notizia dell'anno: non lo è. Sconcertante, vero?
Parlando sempre di personaggi, in questo volume si dà maggior spazio non più - ringrazio il cielo - alla love story/ triangolo amoroso tra Leo e Poppy/Leo e Ember - Leo e Leo, Leo e un albero, ecc. - bensì alla madre di Poppy, Charlock e alla sua migliore amica, Betony, personaggio che ho adorato. Infatti in questo libro ci vengono rivelate molte cose, grazie ai numerosi capitoli flashback che ci fanno rivivere le vite di queste due amiche dai loro punti di vista, rispondendo alle numerose domande suscitate nel primo libro e alle esperienze che hanno portato i personaggi a essere quello che sono oggi. 

Ho adorato il rapporto fra Charlock e Betony. Un rapporto difficile, estremamente forte, rotto e riparato più volte, di una fragilità e sofferenza del tutto umane. 

In questo secondo capitolo i colpi di scena sono ben costruiti, almeno rispetto al primo dove non erano nemmeno degni di essere chiamati tali. Le storie che si intrecciano sono di un'umanità spiazzante e ben costruita, fino ad un epilogo equilibrato e per nulla scontato che, personalmente, ho adorato. 

Lo stile della Brignull continua a non convincermi, nonostante in questo libro sia un tantino migliore. Troppo spesso l'ho trovato frettoloso e scarno. Alcuni dialoghi banali che ogni tanto mi facevano cadere le braccia per quanto erano scontati e scritti male. Ma fortunatamente queste sono presenti solo in una parte circoscritta del romanzo, che quindi non faranno risultare la lettura pesante o poco scorrevole. 

Insomma, un secondo libro sicuramente più brillante e maturo rispetto al precedente, che merita sicuramente una possibilità per gli amanti di questo genere. Superato le difficoltà del primo, il secondo fila liscio, ve lo assicuro. 


   VOTO:

A presto, Viandanti

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