RECENSIONE | La profezia di mezzanotte di Irena Brignull

Titolo: La profezia di mezzanotte | Autore: Irena Brignull Pagine: 415 p. | Anno edizione: 2016 Editore: DeAgostini Formato: Brossura/Rilegato/Ebook Prezzo di copertina: 10,90 € (brossura)


Buon sabato, Viandanti. Perdonate l'assenza, sfortunatamente è un periodo estremamente pesante e carico di stress e la voglia di leggere, ma soprattutto scrivere, era passata in secondo - diciamo anche in terzo o quarto - piano.
Ma, considerando che l'ho finito giorni fa e la mia memoria non è il massimo dell'attendibilità, non potevo aspettare oltre a recensire questo romanzo.



      



Trama: Per quattordici, lunghi anni Poppy Hopper ha cercato di ingannare tutti, persino se stessa. Ha finto di essere una ragazza come tante, mentre i gatti la seguivano ovunque, i ragni tessevano tele complicate intorno a lei e gli elementi della natura sembravano rispondere al suo volere. Anche Ember Hawkweed ha sempre fatto di tutto pur di sentirsi normale: una normalissima strega come le altre. Ma se le sue amiche eccellevano nelle arti magiche, creando pozioni e incantesimi, lei riusciva solo a preparare unguenti e bolle di sapone. Quando Poppy ed Ember si incontrano, però, le cose cambiano. Le due ragazze capiscono subito di essere più simili di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Entrambe sanno di non appartenere al mondo in cui vivono, ed entrambe vogliono scoprire la verità. Chi sono realmente? Quale legame misterioso le unisce? Insieme, Poppy ed Ember sono pronte a qualsiasi cosa pur di trovare le risposte che cercano. Anche ad affrontare una pericolosa profezia che affonda le radici nella notte dei tempi.

Sono combattuto. Credo di non essere mai stato così combattuto nei riguardi di un giudizio di un libro - o forse, più probabilmente, non lo ricordo. Mi è piaciuto? Non lo so. Cerchiamo quindi di capire che cosa penso di questo libro. Sarà un'ardua impresa, ma ci proverò.

Nutrivo moltissime aspettative su questo romanzo, davvero tante. Attratto dalla meravigliosa copertina, dal titolo accattivante e dalla trama, mi sono lasciato convincere. Gli elementi che avrebbero potuto farmene innamorare c'erano tutti, eppure... Eppure non è scattata la scintilla. Mi sono ritrovato tra le mani un romanzo scritto abbastanza bene, con una scrittura scorrevole ma non per questo interessante. Ho trovato lo stile della Brignull piatto, senza nessun tipo di "firma letteraria" o caratteristica che mi renderebbe capace di capire se un libro fosse scritto da lei o da un'altra autrice o autore. Questo è, naturalmente, un giudizio estremamente soggettivo. C'è a chi questo stile potrà piacere, altri potrebbero anche innamorarsene, ma con me non è successo. Nonostante questo, però, non mi sento di dire che sia una brutta scrittura, anzi. Il libro è ben scritto, scorre velocemente e il ritmo è incalzante... solo, è anonimo. 

"Gli uomini attraversavano le terre a cavallo, raccogliendo ogni futile pettegolezzo e ogni frecciatina di gelosia, e li usavano per mettere sotto processo donne che temevano, godendo delle loro urla mentre bruciavano sul rogo, con la carne che si scioglieva staccandosi dalle ossa. Negli anni a seguire, molte di quelle donne si erano riunite a formare sorellanze e congreghe, per vivere separate dal resto della società e praticare le loro arti di nascosto e al sicuro."

Stile di scrittura a parte, parliamo un attimo della trama. Come ho già detto, gli elementi che mi avrebbero potuto rapire c'erano tutti: streghe, antiche profezie, combattimenti a colpi di incantesimi, magia, amicizia e un filo di mistero. Il problema è che non basta avere buone tematiche per scrivere una bella storia. Un po' come avere buoni ingredienti per una ricetta non renderà automaticamente quella ricetta perfetta e buona. Bisogna avere un po' di esperienza, saper bilanciare i sapori e trattare gli ingredienti in modo che non sovrastino il palato o, al contrario, che non si sentano proprio. Ed è proprio questo che è successo con con questo romanzo: gli ingredienti ci sono tutti, solo che sono quasi impercettibili. 
Come succede nella maggior parte dei romanzi young adult fantasy, viene dato maggior spazio alla love story tra la protagonista e il tizio bellissimo e misterioso di turno che, naturalmente, ai fini della trama - almeno per questo primo capitolo - non serve a niente, se non ad allungare il brodo, rischiando così di annacquarlo. Come sapete non amo fare spoiler, se non ne sono costretto, e anche in questo caso mi fermerò qui per non incapparci. Vi basti solo sapere che per circa metà, se non tre quarti del libro, ci si concentra su questa "storia d'amore" che spesso cade nell'inverosimile e a tratti ho trovato davvero snervante.
Insomma, si sarebbe potuto scremare molto di questo libro per quanto riguarda questo tema dando invece più spazio ad altri personaggi, altri aspetti della trama che, personalmente, sarebbero stati più interessanti e soprattutto utili ai fini della storia. Perché se avessi voluto un romance con sfumature fantasy (genere che non amo), non avrei certo scelto questo titolo.
Nonostante tutto, però, la storia non è da buttare via. Ho apprezzato moltissimo l'amicizia che si è creata tra le protagoniste, l'ho trovata, al contrario della storia d'amore, convincente e reale. 

I personaggi invece sono un tasto dolente. Non mi sono affezionato a nessuno, alcuni li ho davvero sopportati a fatica per il loro comportamento destabilizzante e a volte ridicolo. Le protagoniste le ho trovate invece ben caratterizzate, anche se spesso mi facevano cadere le braccia per i comportamenti infantili e irritanti che adottavano. Se dovessi scegliere fra le due, sceglierei sicuramente Poppy che, tralasciando il nome, è un personaggio che mi è piaciuto, nonostante non mi ci sia affezionato.
Altra cosa che non ho proprio digerito è la descrizione delle protagoniste: una bionda, occhi azzurri,  bellissima e un po' ingenua; l'altra un po' più trasandata, ribelle, capelli corvini e con un occhio azzurro e uno verde. Vi lascio immaginare chi sia la strega. Insomma, siamo alla fiera dello stereotipo! Forse questa scelta dell'autrice è stata una scelta mirata e io non ho capito nulla. Forse con questo aspetto il suo intento era di estremizzare i due caratteri opposti, non lo so.

"Si sentiva stranamente a casa, in quella luce a chiazze, sovrastata dagli alti alberi che ondeggiavano e frusciavano, piegando i rami in segno di saluto. Il terreno era morbido e attutiva il suo cammino. Si fece strada tra le ortiche, oltre i rovi; salì su tronchi d'albero, allungando le mani per accarezzare le foglie sopra la sua testa, mentre i rametti si spezzavano sotto i suoi piedi. Si sentiva parte della vita di quel luogo, come non si era mai sentita in nessuna città."

Nonostante tutto, sotto certi aspetti il libro mi è piaciuto. Alcuni degli aspetti interessanti del romanzo sono le descrizioni della vita delle streghe, donne comuni, senza nessun tipo di elemento che le rende diverse dagli esseri umani - le malerbe -, se non per la vita che conducono nei boschi e i vestiti un po' amish. Ho apprezzato che l'autrice abbia voluto mostrarle come donne forti, emancipate all'estremo - tanto che nutrono un forte odio per gli uomini che "servono solo a procreare".
L'utilizzo delle erbe a scopo curativo non è per nulla scontato, l'autrice ha inserito perfettamente il loro utilizzo medico senza essere troppo inverosimile.

Insomma, è un libro senza dubbio carino e scorrevole, ma che per chi come me si aspettava un fantasy originale e ben caratterizzato, rimarrà con l'amaro in bocca. Speriamo che il seguito non sia altrettanto deludente. 


 VOTO:


Ringrazio la DeAgostini per avermi dato la possibilità di leggerlo.


A presto, Viandanti


11 Commenti

  1. Ciao, nonostante la cover bellissima non mi sono mai convinta ad affrontare la lettura, non so perchè ma non trovavo mai il momento giusto e ora, dopo la tua recensione, credo che passerò oltre! Comunque non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi del seguito...

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    1. Guarda, ho quasi terminato il secondo volume e ti dirò che e dieci spanne sopra al primo.
      In settimana scrivo la recensione. :)

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  2. Ciao! che peccato che questa lettura non abbia funzionato come ti aspettavi. In effetti, sarei caduta anche io nella rete di un libro del genere. La trama è interessante, la cover fatta bene, e le tematiche assolutamente di mio gradimento! Diciamo che ti sei un po' immolato per noi lettori :)

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    1. Ciao e benvenuta! ❤
      Qualcuno deve sacrificarsi per il bene comune! 😂

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  3. Ciao :-)
    Appena vista la copertina, il titolo e letta la trama volevo metterlo immediatamente nella mia wish list, ma dopo la tua recensione credo che ci rinuncerò!
    Adoro i libri che parlano di streghe, me ne sapresti consigliare uno per cominciare? :-)

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    1. Il fatto è che il secondo è molto bello, secondo me superato il primo poi si va lisci. Più che altro perché cominciare dal secondo è problematico in quanto non si capirebbero molte cose che vengono dette nel primo.

      Per i libri sulle streghe ti consiglio assolutamente la saga Delle streghe Mayfair di Anne Rice, secondo me sono i libri meglio fatti su questo argomento, a meno che tu non cerchi streghe alla Harry Potter e compagnia. In quel caso potrebbe piacerti Il clan della Lupa (primo libro di una trilogia) o se più nel romance, Wicked lovely. Spero di esserti stato d'aiuto! ❤

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    2. Grazie mille per i suggerimenti! Direi che potrei buttarmi su Anne Rice, la conosco vagamente.. non sono molto tipo da Harry Potter ^_^'
      Ciaooo :-)

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  4. mi è piaciuta tantissimo la tua recensione, sul libro invece lascerò perdere

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    1. Grazie mille! ❤
      Il libro è un po' indigesto, ma superato questo il secondo è decisamente meglio. :)

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  5. Ciao recensione molto accurata ma devo farti i complimenti per questo fantastico blog :-)
    Sono diventata una tua lettrice fissa e se ti va di ricambiare io sono Il salotto del gatto libraio

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    1. Grazie mille! Gentilissima! ❤
      Passo subito a dargli un occhio!

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