RECENSIONE | La mia prima volta. My lesbian experence with loneliness di Kabi Nagata

Titolo: La mia prima volta. My lesbian experience with loneliness | Autore: Kabi Nagata | Pagine: 142 p. | Anno edizione: 2019 | Editore: BD Edizioni | Formato: Copertina flessibile | Prezzo di copertina: 10,00 € | Volumi: 1 (autoconclusivo)


Buongiorno Viandanti! Non vi farò gli auguri per la festa della donna perché credo siano superflui, ma questa è un'altra storia. Piuttosto, per questa festa ho deciso di parlarvi di un manga quasi a tema per questa festa, perché di femminismo ce n'è e credo sia un titolo molto valido per smontare anche alcuni tabù legati al sesso e alla sessualità.


     


Trama: 28 anni. Zero autostima. Nessun futuro. Nessuna esperienza sessuale. Dopo una vita vissuta tra depressione, problemi alimentari e di autolesionismo, una ragazza decide di affidarsi ai servizi di una escort per affrontare il primo passo verso l'esperienza che spera la renderà un'autentica persona adulta. O che le permetterà, almeno, di ricevere un abbraccio. Il report autobiografico del primo passo dell'autrice verso la ricerca della propria identità e l'accettazione della propria sessualità.

Ci sono storie che sembrano parlare di te. Ci sono libri di cui le parole stampate ti entrano dentro, o forse è meglio dire che ti scavano dall'interno; che vanno a toccare corde ancora troppo scoperte e che anche solo sfiorate fanno male. Questo manga è una di quelle storie. È uno di quei libri. 

Dire che l'ho amato è dire poco. Dire che mi ha fatto male sarebbe un eufemismo. Ci sono stati momenti in cui ho dovuto fermarmi, prendermi una pausa, perché le lacrime stavano prendendo il sopravvento e il dolore del ricordo era insopportabile. Alcune frasi hanno riportato alla mente vecchie ferite, mai del tutto rimarginate. Vecchi ricordi nebulosi e non ancora scomparsi e che, per quanto ci convinciamo del contrario, hanno ancora effetto su di noi. 

Quella di Kabi Nagata, al contrario di cosa si potrebbe pensare dal titolo, è una storia complessa, sofferente e tormentata, che ha trovato nel sesso e nella sessualità risposte che altrimenti non avrebbe trovato da nessun'altra parte.
Il sesso per la protagonista - e la stessa autrice - è un tabù fortissimo, tanto che per molti anni non riuscirà nemmeno a pronunciarlo o a scriverlo. Sarà quindi una sfida con se stessa affrontare un'esperienza sessuale con un'escort che le permetterà di capire, almeno in parte, se stessa. Questo perché il sesso richiede un confronto con la parte più intima - anche letteralmente - di noi stessi; ci costringe a conoscerci e a conoscere il nostro corpo, l'esperienza universale per eccellenza. 

Sono tanti i temi affrontati in questo manga: autolesionismo, disturbi alimentari, disturbi d'ansia, depressione. Ma anche il sentirsi soli, persi, abbandonati... Tutti trattati però in maniera estremamente ironica, tanto che vi ritroverete a piangere e ridere nello stesso momento per le vignette ilari che vi troverete davanti. 
L'autrice, attraverso questo report manga - cioè un'autobiografia della stessa autrice - ci aprirà se stessa a trecentosessanta gradi, mostrandoci il suo lato più fragile e vulnerabile; il suo percorso di crescita e accettazione durato dieci anni, ma che continua naturalmente tutt'oggi.

L'accettazione di se stessi è un processo spesso molto doloroso, soprattutto per chi soffre di disturbi mentali. Perché il dolore mentale è invisibile, astratto, spesso incomprensibile e pertanto vittima di giudizi superficiali e sminuito dalle persone esterne, anche e soprattutto da quelle che ci vogliono bene. 

La mia prima volta è un manga estremamente doloroso per chi, come l'autrice, quegli stessi demoni li ha vissuti sulla propria pelle. Una storia potente e intensa, che vi farà ridere e piangere e soprattutto aprire la mente su alcune questioni spesso ancora troppo sottovalutate. 


 VOTO:

A presto, Viandanti

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