RECENSIONE | Solanin di Inio Asano

Titolo: Solanin | Autore: Inio Asano | Pagine: 208 p. | Anno edizione: 2017 | Editore: Panini Comics | Formato: Copertina flessibile | Prezzo di copertina: 7,50 € | Volumi: 2 (completo)


Buongiorno Viandanti e buon sabato! Come avete passato questa penultima settimana dell'effimero febbraio? La mia è trascorsa abbastanza tranquilla, l'unica cosa degna di nota è che sono andato a vedere A Chorus Line, un musical molto carino. Insomma, questa settimana mi è servita per prepararmi psicologicamente al fatto che il semestre universitario sta per cominciare.

Oggi avrei voluto farvi vedere i nuovi arrivi librosi alla Locanda, ma me ne mancano un paio che spero arrivino presto perciò ve li mostrerò la settimana prossima. Ragion per cui oggi vi porto la recensione di un manga che ho letto - o meglio divorato - molto di recente e che ho amato alla follia, a dispetto di Buonanotte Punpun che non mi aveva colpito molto.



     



Trama: Meiko e Taneda si sono laureati oramai da due anni, senza però ancora aver alcun obiettivo serio o direzione reale da prendere nella vita; entrano pertanto nella società un po' ad occhi chiusi. Meiko comincia a far l'impiegata per potersi pagare l'affitto dell'appartamento, mentre Taneda lavora come illustratore in una compagnia giornalistica, guadagnando appena il necessario per potersi prender carico in parte anche dell'amica. Taneda s'incontra spesso con i propri compagni di band dei giorni del college, ma sente che qualcosa continua a mancargli: gli amici capiscono presto chiaramente di cosa si tratta. Hanno bisogno di uscire, farsi conoscere e lasciare che le proprie canzoni vengano ascoltate da un pubblico più vasto; questo è sempre stato il loro sogno, fin dal primo incontro avvento al club di musica pop della scuola. Entrambi abbastanza infelici per il ritmo delle loro normalissime esistenze da post laureati, le cose cominciano improvvisamente a cambiare quando vengono prese due importanti decisioni: Meiko decide difatti di abbandonare il lavoro che non la soddisfa minimamente, mentre Taneda sceglie di dedicar sempre più tempo per scrivere la sua prima vera canzone. Dopo aver così rotto radicalmente con le loro vecchie abitudini, ora si ritrovano incerti sulla direzione che la loro vita prenderà; lentamente ma inesorabilmente Meiko e Taneda giungono ad abbracciare insieme il loro imprevedibile futuro, ma una tragedia inaspettata si verifica, cambiando ancora una volta le loro vite e quelle dei loro amici per sempre.


Vi è mai successo, magari in un anonima mattinata, poco prima di alzarvi, di chiedervi cosa steste facendo della vostra vita? Se le scelte effettuate fossero quelle giuste, e se ci siano effettivamente delle scelte giuste? Vi siete mai chiesti se siete felici della vostra vita? 

Mi sento come se fossi chiusa in una gabbia e... come se stessimo facendo una gara a chi resiste più a lungo, ogni giorno.

Inio Asano si rivela di nuovo capace di creare storie semplici ma potenti, con una trama a prima vista banale ma che nasconde in sé una realtà spesso più terrificante di molte altre storie più articolate: quella della vita reale. Il punto di forza di questo manga non sta tanto nella trama, quanto invece nel come viene trattata.
Meiko e Taneda sono due giovani laureati da poco, fidanzati dall'inizio dell'università, i quali condividono la stessa abitazione da qualche anno, convivendo con anche numerosi problemi sociali ed economici. Infatti Taneda ha un lavoro part-time, ma il compenso è molto ridotto; mentre Meiko fa l'impiegata in un'azienda, lavoro che però odia e che svolge solo per arrivare a fine mese. Una vita come tante altre, insomma, se non fosse che abitano a Tokyo.
Quando si parla di manga, soprattutto se ambientati in giappone, bisogna contestualizzarli. Nella società giapponese la pressione sociale è infatti molto più forte rispetto a quella occidentale. Avere un lavoro part-time a venticinque anni, ad esempio, è considerato da falliti. Questa fragilità, unita all'insicurezza di Meiko e alla spensieratezza di Taneda si respirano in entrambi i volumi di cui questa serie è composta.

Vedi? Non bisogna sempre pensare che se una cosa è rotta va subito buttata via. Siamo abituati troppo bene. Lo facciamo anche con le persone... 

Leggere questo manga è stata una sofferenza. In senso buono, se mai ne esiste uno. Questa è una storia che parla ai giovani - almeno, con me l'ha fatto -, come solo Asano sa fare: in modo lento ma inesorabile, tanto reale da fare male. Con questo manga in particolare l'autore va a toccare corde - almeno per me - ancora troppo deboli, e le fa vibrare così forte da risultare dolorose. L'insicurezza del futuro, l'incertezza delle scelte che compiamo, l'eterna scelta fra la felicità personale e la stabilità sono solo alcune delle tematiche affrontate in questo manga.
Mi sono ritrovato a piangere leggendolo. Più volte. E più volte ho riso come un ebete, perché Asano riesce a creare situazioni al limite del grottesco con pose dei personaggi tipiche dei manga, riuscendo così a sdrammatizzare situazioni a volte molto pesanti come il lutto.

Anche se due persone vanno molto d'accordo, a volte un piccolissimo graffio può diventare una ferita mortale. 

Un altro punto a favore di questo piccolo gioiello sono i personaggi. Meiko e Taneda sono personaggi reali, dotati di un'umanità fragile, spezzata, cruda. Talmente reali che, durante la lettura del manga, potremmo pensare che siano due nostri amici che ci stanno raccontando la loro vita, anziché due personaggi fittizi.

Solanin è una storia che si rivolge ai giovani adulti. A chi si sente soffocare, sopraffare dagli eventi, a chi ha paura di lasciarsi andare e vivere finalmente libero. Un manga potente, con uno stile di disegno magnifico e che lascerà stupefatti dalla ricchezza di dettagli e di espressioni, tanto che alcune tavole sembrano delle fotografie.
Leggetelo, dunque. Fidatevi, non ve ne pentirete.

 VOTO:

A presto, Viandanti

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