RECENSIONE | L'estate dei fantasmi di Saundra Mitchell

Titolo: L'estate dei fantasmi | Autore: Saundra Mitchell | Pagine: 256 p. | Anno edizione: 2011 | Editore: Giunti | Formato: Brossura/ebook | Prezzo di copertina: 7,90 € (brossura)

Ogni tanto ricompaio giusto per ricordare a voi - e a me stesso - che sono ancora vivo e soprattutto che ho un blog. Dopo quasi un mese dall'ultima recensione, torno oggi a parlarvi di un libro che ho amato dall'inizio alla fine.
Spero che, con questo post, io riesca a ritornare ad un ritmo quasi decente con i post, ma per ora non vi prometto nulla, perciò cenci alle bande e iniziamo subito con la recensione!


     



Trama: A Ondine, in Louisiana, non succede mai niente. L'unico fatto degno di nota risale a molti anni prima, quando scomparve misteriosamente Elijah Landry, un ragazzo del posto. C'è chi dice che sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato. Iris e Collette, due amiche inseparabili, si preparano a passare l'estate dei loro quattordici anni fra noia e sogni di fuga dal monotono paese. Iris, trascinata al cimitero da Collette, cerca di rompere la noiosa routine improvvisandosi medium, e richiama l'attenzione di un fantasma. Da quel momento l'estate delle due amiche diventerà un vero incubo horror e il segreto di Elijah Landry, il ragazzo scomparso, verrà tragicamente svelato.


Finalmente una ghost story degna di essere chiamata tale. L'estate dei fantasmi è una di quelle storie con una trama oserei dire banale, ma che nasconde invece una storia ricca di suspence, di mistero e curiosità, che rende difficile staccarsene, anche dopo averla terminata.

Siamo a Ondine, un paesino della Louisiana che somiglia un po' a tutte le cittadine tipiche americane: piccola, quasi soffocante, dove la notizia più eclatante potrebbe essere senza ironia quella dello sconto sui gelati durante la torrida e umida estate della Louisiana. Ma come in tutte le cittadine americane che si rispettino, dove "non accade mai nulla" - affermazione che qualunque appassionato di horror saprà smentire con accuratezza -, ecco che puntualmente accade qualcosa di sorprendente, anzi direi terribile, che sconvolge l'intera cittadina: la scomparsa di un giovane uomo che non lascia nessuna traccia. Gli anni passano, e la scomparsa del giovane Elijah diventa presto un fatto accaduto tanto tempo fa di cui nessuno sembra voler ricordare...
“Vedevamo la magia dappertutto, negli alberi, nel vento, nelle tazze di tè e nei temporali. Ondine ci stava stretta. Eravamo migliori di tutta quella gente che andava e veniva senza mai chiedersi quale forza oscura si nascondesse nel colore rosso dei gigli davanti alla chiesa.”
Le protagoniste di questa storia sono due ragazzine di quattordici anni, Iris e Colette che, vittime di un'estate troppo calda e troppo piatta nella cittadina di Ondine, devono in qualche modo passare il tempo. E quale miglior attrazione, se non un cimitero, in una sonnolente cittadina nel pieno dell'estate? Ed è proprio nel cimitero che questa storia comincia. Un inizio promettente, che darà vita ad una storia che andrà oltre, però, al semplice racconto di fantasmi, catapultandoci in una storia di segreti e bugie sepolte da tanto tempo, amicizie e fragilità umane, in un'estate che difficilmente verrà dimenticata. 

L'estate si sa, spesso è sinonimo di cambiamenti e rivelazioni, di rivalità e litigi, di amori effimeri, ma soprattutto di crescita. Ed è proprio la crescita uno dei temi chiave del romanzo. Un'estate che cambierà molte vite e molte persone, soprattutto quella della nostra protagonista Iris, la quale imparerà che crescere significa spesso soffrire.

Crescita, amore, coraggio, amicizia, fedeltà e segreti sono gli elementi che vengono mescolati in questa meravigliosa storia. Una storia che non ci tratterrà, però, dall'avere qualche brivido lungo la schiena, dal guardarci dietro le spalle quando sentiamo di essere osservati... Una storia che coinvolge dall'inizio alla fine e che, attraverso la scoperta del mistero che avvolge la scomparsa di Elijah, tradurrà una storia del tutto umana: quanto siano fragili le persone che credevamo essere delle rocce; quanto poco sappiamo delle persone che crediamo di conoscere così bene e quanto, invece, spesso di concediamo di credere di conoscere quelle persone di cui sappiamo ben poco.
Quella tomba era solo un luogo per ricordarlo, non era rimasto nulla di misterioso. Non c'era più nessun "caso del giovane Landry". C'era soltanto una storia molto triste finita con il sospirato ritorno a casa di Elijah. Era la prova che a Ondine non succedeva mai niente e, finalmente, la cosa aveva smesso di dispiacermi.
Uno dei punti a favore di questo romanzo è la scrittura. Quella della Mitchell è una scrittura magnifica, evocativa e pulita, come un sussurro all'orecchio.
Altro aspetto importante sono i personaggi, magistralmente creati, soprattutto per quanto riguarda Iris, la protagonista, e il rapporto con la sua migliore amica Colette. Un rapporto reale come poco spesso accade nella narrativa young adult, che ho trovato coerente e verosimile.
Ho amato profondamente Iris, con la sua testardaggine tipicamente adolescenziale e il suo carattere forte e sincero. Un po' meno Colette, forse un tantino stereotipata, ma sicuramente non così lontana dalla realtà.

Insomma, L'estate dei fantasmi è uno di quei libri poco conosciuti che meritano però di essere più che conosciuti, da leggere in questo periodo o, se preferite, magari proprio durante una calda estate, per entrare ancor di più nella storia, e che vi aiuterà contro il caldo con qualche freddo brivido.


   VOTO:



A presto, Viandanti


5 Commenti

  1. Anche a me era piaciuto abbastanza! Non mi ha lasciato emozioni particolari, ma lo ricordo con affetto e prima o poi mi piacerebbe rileggerlo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente non è un libro che ti lascia il segno, ma è molto carino!

      Elimina
  2. Sembra un libro carinissimo! Mi sa che me lo segno... ;)

    RispondiElimina