RECENSIONE | Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perché di Giulia Ciarapica

Titolo: Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perché | Autore: Giulia Ciarapica | Pagine: 144 p. | Anno edizione: 2018 | Editore: Franco Cesati Editore | Formato: Brossura | Prezzo di copertina: 12,00

Buon martedì, Viandanti! E dopo lunghe, faticose e tormentate settimane, sono finalmente riuscito a terminare la lettura di Book Blogger. Credo sia di dominio pubblico la notizia che me lo sia tirato avanti per più di un mese, avanzando lentamente - troppo lentamente - e incespicando durante il cammino la lettura. Ma sono arrivato al traguardo. Ce l'ho fatta. La recensione vale come prova?






Trama: Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.


Lo dico da book blogger: questo libro non mi è piaciuto, l'ho trovato banale e spesso troppo soggettivo. La mia non vuole essere una critica negativa alla book blogger/influecer/giornalista Giulia Ciarapica perché, tralasciando il libro, ammiro molto il suo lavoro e i contenuti che propone. Trovo che sia una persona capace e brillante in ciò che fa, ma devo ammettere che in questo libro non c'è stato nulla di particolare. Ma andiamo con ordine.

Partiamo dal titolo: Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perché. Un titolo fuorviante poiché, leggendolo, un lettore si aspetta di trovare una specie di "guida" o manuale sul book blogging. Ecco, partiamo dal presupposto che non esiste una guida specifica e universale per diventare book blogger - ovviamente non posso parlare di tutti gli ambiti di cui i blogger si interessano. Ogni book blogger ha il suo stile, il suo background, il suo modo di lavorare e soprattutto la sua identità - anche se su questo punto ci sarebbe molto da dire - e non si può avere la presunzione di limitare un lavoro così eterogeneo ad una singola strada da percorrere per diventarlo. 

In poco più di centoquaranta pagine l'autrice svolge perlopiù un lavoro di pubblicità, in quanto buona parte del libro sono pagine dove ci sono elenchi di siti - blog, riviste culturali, account social di personaggi più o meno famosi, più o meno influenti, del panorama del blog letterario italiano - da consultare al bisogno. Il problema non sta tanto nel far la pubblicità a questi siti - anzi, molti di loro li seguo anche io e alcuni li ho scoperti grazie al libro -, tanto quanto nell'utilità apparente di questo lavoro: prima di scrivere una recensione, personalmente, non vado a "sbirciare" il lavoro altrui, o a consultare venti siti diversi per poter fare un "buon lavoro". 

All'inizio del libro veniamo immediatamente catapultati in un (troppo) lungo elenco di libri che "ogni book blogger dovrebbe leggere" - un merito va alla scelta del condizionale piuttosto che dell'imperativo -, come se chi non avesse letto quei testi fosse un book blogger di serie b o meno professionale e/o capace di qualcuno che invece li ha letti. So bene che l'intenzione dell'autrice non fosse questa, ma definire dei testi "imprescindibili" - quasi fondamentali - è secondo me troppo limitante e supponente. Come ho già detto, ogni book blogger (che ricordiamoci essere una persona) ha un proprio background, e va da sé che all'interno di quel bagaglio si porta dietro anche i suoi testi "fondamentali"; testi che, per altri, forse non lo sono. 

Siamo blogger, ma prima di tutto lettori

Altra cosa che non ho apprezzato sono le "linee guida" su come scrivere una recensione, le ho trovati banali e a volte troppo soggettive. Io non rileggo tre volte un libro per scriverne una recensione, non scelgo quali libri leggere per diletto e quali per "lavoro", poiché per me la lettura è un diletto. Sempre. 
I fondamenti di critica ce li abbiamo credo tutti, poiché si insegnano a partire dalle medie. Quello che viene definito, appunto, analisi del testo, ovvero: sintesi del testo proposto, analisi dei personaggi, analisi dello stile di scrittura e approfondimenti vari ed eventuali. Per non parlare della stesura di un testo: introduzione, corpo centrale e conclusione, con tutte le varie sottocategorie del caso. Sono tutte cose che vengono insegnate a chiunque. Certo, non tutti sono portati a scrivere (e qui ce ne sarebbe da dire su molti "book blogger") e non tutti hanno la capacità di analisi critica, ma non ci vuole certo un manuale di book blogging per capirlo. 

Perché il book blogger, o blogger culturale, è prima di tutto un lettore e, ancora prima, un osservatore, un “esploratore”.

Concludo dicendo che, nonostante tutto, Book blogger è un libro che vale la pena leggere per vedere un punto di vista diverso da chi è un "addetta ai lavori", per dimostrare alle persone che essere un blogger è, a volte, un vero e proprio "lavoro" che richiede molto tempo, costanza, fatica, sudore e soprattutto passione. 
Giulia Ciarapica ci offre quindi uno sguardo fresco e curioso su questo mondo ancora misconosciuto e affascinante che è quello dei blog letterari, dandoci un'infarinatura generale su cosa fanno e come operano, ma che sta a noi, poi, approfondire. 


  VOTO:

A presto, Viandanti




2 Commenti

  1. Questo piccolo libro mi ha aperto gli occhi su alcuni aspetti che non avevo mai preso in considerazione o che, forse, davo per scontato. Una bella lettura per chi, come noi, ama scribacchiare di libri!

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