RECENSIONE | Quattro tazze di tempesta di Federica Brunini

Avete presente quando comprate un libro, senza riflettere sull'acquisto, senza averlo mai visto né sentito prima, ma che vi colpisce al primo sguardo, come un colpo di fulmine... avete presente? Ecco, con questo libro è successo questo. L'ho comprato senza troppe aspettative, senza che ne sapessi qualcosa. Ho letto la trama, visto la copertina e... comprato. Semplicemente.

E me ne sono innamorato. 



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Titolo: Quattro tazze di tempesta
AutoreFederica Brunini
Pagine224
Prezzo di copertina: 15,00 €
Formatobrossura
Anno edizione: 2016
EditoreFeltrinelli

Trama: Viola vive in un paesino del Sud della Francia, in una grande casa che divide con la sua cagnolina Chai. Ha un negozio di tè provenienti da tutto il mondo. La sua passione è trovare la miscela giusta per le emozioni di ogni cliente. C’è un infuso per ogni stato d’animo, e lei li conosce tutti: strappa-sorrisi, leva-paura, antimalinconia, sveglia-passione, porta-gioia, tè abbraccio... Per il suo compleanno, Viola raduna sempre a La Calmette le sue tre amiche storiche per un rendez-vous a base di chiacchiere, relax, bagni di sole e profumo di lavanda. Quest’anno, però, è diverso. Viola è tormentata dal dolore per la morte del marito. Mavi, l’unica mamma del gruppo, è perennemente stressata. Chantal, insegnante di yoga in cerca del suo posto nel mondo, è insicura del compagno, molto più giovane di lei. E Alberta, un architetto in carriera, è distante, troppo presa dal lavoro e da un nuovo, misterioso amore. Nessuna sembra essere la stessa che le altre conoscono, o credono di conoscere. Ognuna cova dentro di sé un’inaspettata inquietudine, che monta di ora in ora come un uragano. Tra illusioni e delusioni, lacrime e risate, le quattro donne si confronteranno con i loro sogni di ragazzine e le realizzazioni più o meno mancate dell’età adulta. E attraverseranno la tempesta per uscirne trasformate e più forti.

"Non c'è problema che una tazza di tè non possa ridimensionare."

Un libro che ha il tè come protagonista non poteva non farsi amare dal sottoscritto. Perché il tè non è solo una bevanda, ma anche un modo di vivere e vedere il mondo; un modo per assaporarne i vari e infiniti gusti: l'agrodolce dell'amore, l'asprezza del dolore, il gusto pepato della felicità, quello salato della tristezza e delle lacrime, quello estatico  e succoso della passione degli amanti...

"Vendeva tè per ogni moto sentimentale: rabbia, delusione, amarezza, scontento ma anche gioia, allegria, euforia, estasi. Ogni tazza era un concentrato di umanità, un'infusione di cuore. Quando i suoi clienti le domandavano cosa avrebbero potuto bere, lei di rimando chiedeva di cosa avevano bisogno. Di un tè abbraccio o di un tè bacio? Di un tè coraggio o di un tè conforto? [...] C'era una miscela per ogni stato d'animo. E lei le conosceva tutte."

Quattro amiche, quattro anime completamente differenti, eppure compatibili e complementari. Ognuna con una personalità diversa dall'altra, una storia diversa alle spalle, una sofferenza personale che cerca di nascondere... Personaggi ben costruiti e reali, nei quali è impossibile non riconoscersi, almeno in parte. Ho amato la scelta di voler inserire attivamente un personaggio che spesso fa solo da contorno nei romanzi: un cane. Il cane di Viola, Chai. Un personaggio anch'esso reale quanto le protagoniste, legato a Viola quanto lo sono le sue amiche.

Le descrizioni sono poche ma buone. Sembra davvero di stare a chiacchierare con tutte loro, davanti ad una tazza di tè, immersi nella campagna francese.

"Il tè dell'anima non è mai di facile degustazione. Soltanto i pochi palati raffinati dalle asperità della vita possono apprezzarlo in tutta la sua inquieta pienezza, senza aggiungervi  né miele né zucchero."

Viola, Mavi, Chantal e Alberta sono personaggi dolorosamente reali. Imperfetti. Fragili. Di una fragilità umana. Di una sofferenza tangibile e non edulcorata. Mi sono spesso commosso, ho trovato in loro le sfaccettature dell'essenza umana: chi si mostra forte e sicuro, nascondendo una sofferenza grande e la paura di lasciarsi andare; l'insoddisfazione della propria vita e il senso di spaesamento che lo accompagna; la paura di abbandonare il proprio porto sicuro per solcare il mare dell'ignoto...

Ho amato tutte loro, chi più chi meno, ma per tutte ho provato empatia. Le loro scelte, azioni e parole sono state divertenti, dolorose, rassicuranti e amorevoli, dure e fredde. Così com'è l'amicizia.

"Si ricordi: spesso un momento restituisce ciò che molti anni hanno tolto."

Legate da una instabile, ma solida amicizia, le quattro amiche si ritroveranno ad affrontare tutte i propri demoni, dopo una catartico quanto doloroso episodio che le vedrà protagoniste. Perché il dolore viene fuori solo se fatto esplodere, ma questo comporta lacerare l'anima in piccoli pezzi. Pezzi che si possono ricomporre con la colla dell'amore. Un amore racchiuso nelle pagine del romanzo. Un amore diverso, un amore reale, non edulcorato, in grado di riparare anche la più rotta delle fragili tazze di anima umana. L'amore che unisce le protagoniste.

“In fondo, la vita non è che un'infusione incontrollabile: si butta nell'acqua, sperando che non sia né gelata né bollente. E l’amicizia, rifletté Chantal, è la tazza tiepida che ristora quando infuria la tempesta tra i flutti del cuore”

Lo stile di Federica Brunini è fresco e leggero, ma estremamente metaforico e allusivo. Di una raffinata eleganza ma accattivante e ironico. In poche pagine riesce a creare magistralmente un mondo vero e reale, fatto di imperfezione, fragilità, sofferenza e dolore, ma anche di amore, spensieratezza, euforia e leggerezza. Un mondo dal quale non puoi e non vuoi fuggire, perché nonostante il marcio che lo circonda, è capace di nascondere posti ancora selvaggi, non intaccati dal putridume, come una casa piena di amore, un'amica che non vedi da tempo, una tazza di tè nella quale immergersi e lasciarsi andare...

"Ma c'è l'amore! Ed è tutto ciò che conta. Concediti il perdono, Viola. Siamo umani, sbagliamo, facciamo mille errori al secondo! Ma non accade nulla che non debba accadere. E se tu sei qui... se siamo qui oggi, c'è sicuramente una ragione. Dobbiamo soltanto scoprire qual è. [...] Credimi, non siamo venuti al mondo per stare al riparo dalla pioggia o dalla forza del vento, ma per imparare a danzarci dentro. Spesso è difficile, faticoso e doloroso, ma ognuno deve portare a termine la propria coreografia. Un passo dopo l'altro. La vita non è che una lunga e continua guarigione delle proprie piaghe."

È un libro che mi ha sorpreso piacevolmente e che mi è entrato nel cuore. Mi ha fatto venire voglia di scappare in Francia a vendere tè, isolarmi dal mondo grigio e inetto, e rifugiare la mia anima in un borgo del dipartimento del Gard, vivendo in una piccola casa di antica pietra immersa nella campagna francese. Insieme a una dozzina di gatti, ovviamente.

VOTO:


Consigliato? Credo che la risposta sia ovvia: assolutamente sì. Leggetelo, leggetelo, leggetelo. Non ve ne pentirete.

A presto, Viandanti.


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