RECENSIONE | Fandom. Saresti disposta a morire per la storia della tua vita? di Anna Day

Ecco perché non amo i romanzi con troppo hype: mi creo troppe aspettative che, puntualmente, vengono deluse.

Questo romanzo ha fatto innamorare chiunque, tranne che il sottoscritto. Mi toccherà, ancora una volta, andare controcorrente e aspettarmi linciaggi da parte dei molti fan di questo romanzo. Ma qualcuno deve pur prendersi la responsabilità di essere ipercritico e, sfortunatamente, questo fardello è toccato a me.



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TitoloFandom
AutoreAnna Day
Pagine512
Prezzo di copertina: 15,90 €
FormatoRilegato/E-book
Anno edizione: 2018
EditoreDe Agostini

Trama: Violet farebbe di tutto pur di incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, The Gallows' Dance. Anche convincere suo fratello e le sue migliori amiche ad accompagnarla al ComiCon più grande d’Inghilterra e mettersi in coda per l’autografo del bellissimo Willow. Violet, che conosce tutte le battute del film a memoria e vorrebbe far colpo su di lui, si presenta come cosplayer di Rose, protagonista del romanzo e anima gemella di Willow. La sua scelta non è dettata dalla sola infatuazione per lui: Violet ammira realmente Rose e vorrebbe essere come lei. Coraggiosa come Katniss, determinata come Daenerys e intrepida come Tris. Quando però arriva il suo turno di incontrare gli attori, un terremoto improvviso fa crollare il capannone. Violet batte la testa e sviene. Pochi istanti dopo riapre gli occhi, ma qualcosa è cambiato. Willow è armato, le guardie corrono ovunque e sparano. Ma è solo quando una freccia colpisce la vera Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet comprende che tutto sta accadendo realmente. La protagonista del suo romanzo preferito è appena morta e ora Violet può fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine…


Ma solo io trovo i distopici tutti uguali? Non che Fandom lo sia. Almeno, non completamente... Piuttosto è un'accozzaglia di distopia, Inkheart e una fanfiction di Wattpadd.

E dopo questa introduzione, sono pronto al linciaggio.

"Tra una settimana esatta sarò impiccata. Sarò impiccata per i miei amici, per la mia famiglia e, soprattutto, per amore. Un’idea che, sorprendentemente, mi dà poco conforto se penso al cappio che si stringe intorno al collo, ai piedi che annaspano in cerca del terreno solido, alle gambe che si dimenano… danzando a mezz'aria. Questa mattina non ne avevo il minimo sospetto. Questa mattina ero al ComiCon, a respirare odore di hot dog, sudore e profumi; a guardare i costumi dai colori vivaci tra i flash delle macchine fotografiche; ad ascoltare la musica delle grancasse e dei violini. E ieri ero a scuola, a stressarmi per una stupida presentazione di inglese e a desiderare di essere in un altro mondo. Attento a quello che desideri, perché a volte la realtà può letteralmente esplodere."

La premessa che si è fatta di questo libro è stata incredibile, tanto che persino io - che, come ho già detto, non amo i libri con troppo hype - ero curioso di leggere. Eppure devo ammettere che ho fatto fatica a finirlo. Non tanto per lo stile - che, almeno, è incalzante e coinvolgente -, quanto per la storia in sé.
La trama mi ha incuriosito. Certo, non le darei il premio per l'originalità (ma, di questi tempi, rari autori possono permettersi di ottenerlo), ma questo non avrebbe precluso la possibilità di una storia piacevole e interessante. Purtroppo, però, così non è stato.

Ma partiamo dal principio. Il libro si apre con Violet, la protagonista, che espone una presentazione del libro di cui è follemente innamorata: La Danza delle Forche (The Gallows' Dance), di Sally King. Un romanzo dai tipici elementi distopici.
La cosa che mi ha fatto rimanere sorpreso è stata proprio la presentazione di Violet, nella quale espone, anzi spoilera, l'intera trama del film (finale compreso). Già. Il film. Ma di questo parlerò più avanti.
Ora, nella classe di Violet nessuno grida allo spoiler. Nessuno. Se ci fossi stato io probabilmente avrei dato di matto. Ma in quale presentazione di un libro o film si racconta nei minimi dettagli la trama? Mistero.

Ma passiamo a cose ben più importanti che frivolezze del genere e parliamo della trama.
Come ho già detto precedentemente, la trama è conosciuta dal lettore praticamente a inizio romanzo dalla "presentazione" di Violet, che gentilmente ci espone per filo e per segno tutta la storia, compresi i colpi di scena e gli intrecci narrativi, facendo in modo che leggendo la storia sappiamo già cosa succederà e quando succederà.
L'idea di base è molto buona, su questo nulla da dire, ma secondo me sviluppata in maniera mediocre: i continui rimandi ad altre saghe distopiche potevano risultare piacevoli all'inizio, ma poi diventano pesanti e noiosi, quasi come se fossero più un'imitazione che dei riferimenti letterari.
Se l'intenzione del romanzo era quella di essere un'innovazione nel genere distopico e young adult, la storia d'amore che nasce tra le sue pagine poteva benissimo essere evitata.
In ogni caso la storia è carina, non annoia ma anzi ti fa andare avanti per la curiosità di sapere come e se i protagonisti riusciranno a tornare a casa. E qui c'è un altro tasto dolente: il finale. Mi aspettavo molto di più. La spiegazione che viene data del perché i nostri protagonisti sono stati trasportati all'interno del romanzo è davvero dozzinale e quasi imbarazzante. Buttata lì giusto per dare una spiegazione, ma che ha fallito nell'intento. Per non parlare del finale vero e proprio, talmente scontato che si era già capito a meno di metà libro come sarebbe finita questa storia.

"Tutto sembra rallentare. Lo sgocciolio dell'acqua, le baruffe dei topi, persino il mio cuore. Perché già conosco la risposta. Non posso portare a termine il canone se sono morta."

Per quanto riguarda i personaggi, non mi ha colpito nessuno. Forse giusto Alice, la migliore amica di Violet, che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e che rispetto agli altri personaggi ha avuto più caratterizzazione.
La protagonista, invece, l'ho proprio odiata. L'ho trovata piatta, stereotipata e ripetitiva, considerando che ricade sempre negli stessi errori, partorisce sempre i soliti pensieri e le sue azioni sono per la maggior parte le stesse. Il solito personaggio goffo, insicuro e fragile, ma che puntualmente diventerà l'eroina di turno e si trasformerà in una ragazza forte, sicura e, per usare un paragone del libro, cazzuta come Katniss. La sua evoluzione è stata a parer mio troppo frettolosa e quindi poco credibile. In pochi giorni è cambiata completamente. La sua autoironia è mediocre e quasi incoerente con il suo personaggio.
Tutti gli altri personaggi secondari hanno invece una caratterizzazione migliore. In particolare Saskia è un personaggio che ho apprezzato; mentre Ash l'ho trovato piatto e prevedibile.

"L’amore non può essere prescritto o imposto. L’amore non segue un copione. Innamorarsi significa abbandonarsi all'imprevisto, significa correre dei rischi."

Un'altra cosa che non mi è proprio piaciuta è l'amicizia tra Violet e Alice. Migliori amiche da sempre, sono in realtà meno che amiche. Alice è la solita ragazza bella e popolare, ammirata e disinvolta, che mette in ombra Violet. La stessa Violet che ogni capitolo ci ricorda quante Alice gliene abbia fatte e quanto sia stata una stronza in quella volta o in quell'altra. E poi tradimenti, insulti, egoismi vari ed eventuali... Insomma, qui di amicizia non ce n'è proprio traccia.
I riferimenti de La Danza delle Forche all'interno del romanzo sono perlopiù cinematografici, tanto che sono arrivato a pensare a quest'opera solo come film e non come libro. Una scelta un po' incoerente secondo me, se consideriamo che Alice, Nate e Violet sono fan sfegatati del romanzo, tanto che Alice ne scrive delle fanfiction.
I colpi di scena si contano sulle dita di una mano e non sono nemmeno così eccezionali o sconcertanti, anzi.

"O forse è ancora più semplice di così, forse l'uomo ha bisogno dell'imperfezione, la desidera, perché senza difetti l'umanità cessa di esistere."

Il romanzo è scritto dal punto di vista di Violet, che ogni tre per due ci ricorda che sta per essere impiccata e quanto le manca "l'accento di Liverpool di Katie".
Le descrizioni degli ambienti e dei personaggi sono a parer mio troppo scarne e poco descrittive. Non sono riuscito a figurarmi benissimo le ambientazioni e tantomeno i personaggi.

Insomma, per essere un esordio non è particolarmente eclatante, ma nemmeno da buttar via. Sicuramente Anna Day ha del talento, il suo stile è coinvolgente e appassionante, mai noioso, ma manca di innovativa e originalità. Non so se ci sarà un sequel ma, se ci dovesse essere, sicuramente non lo leggerò.

   VOTO

Prima di andare nel mio bunker in attesa della rivolta contro di me, volevo ringraziare la DeAgostini per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo.

A presto (forse), Viandanti


2 Commenti

  1. la cosa che mi ha frenata e mi ha spinta a non leggerlo subito è proprio il finale già spoilerato. Io non lo sopporto. La mia amica Jules l'ha letto e si è innamorata e questa tua critica, così precisa, mi ha ulteriormente incuriosita. Credo che lo leggerò sperando di non pensarla come te (anche se sapere già come andrà finire mi mette di predispozione negativa)

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    1. Felice che ti abbia incuriosito! Magari a te piacerà più che a me!

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