La notte appartiene agli Outsiders.


"La notte è affare di puttane e ladri, di froci e di spacciatori, di tradimenti e di rivelazioni. Stanze d'ospedale illuminate da lucine di macchinari e lamenti inascoltati, celle di galera illividite da luci al neon e grida disperate. La notte è degli amori e dei dolori."

La Notte comincia ad annunciare il suo arrivo con il crepuscolo: un tempo liminale, né notte né giorno. Ella è la musa per scrittori e poeti folli, il vellutato sipario nero per coprire azioni e comportamenti inaccettati e disprezzati dal Giorno; una musica ipnotica e sensuale per i musicisti. Ella appartiene agli Outsiders: agli estranei, ai folli, alle puttane, ai froci, agli artisti, a chi vive al limite; non è per deboli di cuore, per la buona educazione, per i buonisti e per chi ha gli occhi troppo velati dall'etica sociale.

Siamo outsiders: gli inaccettati, gli emarginati, gli incompresi. Visti con disprezzo e odio, ma di cui tutti vogliono cibarsi, provarne il gusto proibito. Dopotutto, risiede nell'animo umano l'ardente desiderio del proibito, del nascosto, dell'ignoto...

Ella è erotica e sensuale. Tutti, prima o poi, ne subiscono il fascino perverso: nel vicolo buio e silenzioso, soffocando urla e gemiti di piacere; in una stanza di albergo, con un nome falso e un uomo di cui non si conosce il nome. E ovunque il piacere ci porti, lontano dagli occhi indiscreti del Giorno, dove solo la luna è testimone...

La Notte appartiene agli Outsiders. 

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